Bmw

Bmw: le innovazioni e la storia del marchio a doppia elica

BMW è un produttore di auto e moto premium di origine tedesca. Il suo acronimo sta per "Bayerische Motoren Werke" (fabbrica bavarese di motori) e la sua sede è nella città di Monaco di Baviera. Sebbene in origine la BMW iniziò il suo percorso costruendo motori per aerei e motociclette, oggi è nota a tutti anche per la sua vasta gamma di automobili, un mercato in cui è considerata uno dei classici marchi tedeschi di prestigio (insieme alle concorrenti Audi e Mercedes).

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Quando è nata la BMW?


Molti ritengono che, ufficialmente, l'azienda BMW sia nata precisamente il 7 marzo 1916. In realtà quella data segna soltanto la nascita di una delle due società la cui fusione ha dato origine all'attuale BMW, ma in quel primo momento non si chiamava ancora così. La società tedesca a cui ci stiamo riferendo è la Bayerische Flugzeug-Werke AG (BFW), nata appunto nel 1916. La Bayerische Motoren Werke, nota a tutti noi come BMW è nata soltanto l’anno dopo, nel 1917. Siamo ancora lontani dai tempi moderni, dei SUV di lusso e del configuratore BMW online, ma fin da allora la casa tedesca si è sempre distinta per i prodotti di alta gamma e le tecnologie all’avanguardia.
Inizialmente, le società che hanno dato origine alla BMW erano dedicate alla produzione di motori per l'aviazione, in particolare alla produzione di motori per aerei da guerra durante la prima guerra mondiale. Il significativo investimento in impianti industriali necessario per soddisfare la domanda dell'esercito tedesco vide la sua attività interrompersi bruscamente con la fine della guerra nel 1918.

La BMW a cavallo tra le due guerre mondiali


Il Trattato di Versailles, che pose fine alla guerra, proibì alla Germania di produrre motori per aerei, quindi la fabbrica BMW dovette trovare un modo per sopravvivere riconvertendo le sue strutture. Dopo la produzione di freni per treni e motori per barche, l’allora ancora giovane BMW si lanciò nella produzione di motociclette.
La BMW non avrebbe prodotto automobili fino al 1928, iniziando con un modesto veicolo britannico prodotto su licenza della Austin Motor Company, il Dixi 3/15 PS. Questo sarebbe diventato successivamente la BMW 3/15 PS, la prima a sfoggiare il marchio BMW dal 1929. L'ascesa al potere di Adolf Hitler a partire dal 1933 diede origine a investimenti statali in attrezzature militari e la BMW tornò alla produzione di motori aeronautici, ampliando le sue strutture. Dopo la seconda guerra mondiale, con la Germania sconfitta e le sue fabbriche nelle mani degli alleati e praticamente smantellate, la BMW impiegò diversi anni per risorgere dalle sue ceneri, ripartendo con la produzione di una motocicletta chiamata BMW R24.
La prima auto del dopoguerra prodotta dalla BMW sarebbe stata la BMW 501, costruita a partire dal 1952. Si trattò di una berlina di lusso, che non trovò praticamente alcun acquirente nella Germania di allora.

Una piccola tre ruote salva il destino del marchio


È stata la Isetta, una simpatica vettura italiana progettata e costruita da Iso e con licenza per essere prodotta dalla casa bavarese, che curiosamente ha tirato fuori il marchio dalla profonda crisi. Prodotta a partire dal 1954, questo piccolo gioiello è ben lontano dai portentosi SUV BMW che tutti noi conosciamo: tre ruote, di cui due posteriori molto vicine per eliminare il differenziale. Questa vettura paradossalmente aveva molto più senso di tante altre in un momento storico del genere, differenziandosi da tutte le altre sia per i suoi bassi costi di acquisto e manutenzione, sia per la sua praticità come veicolo urbano e per brevi distanze.
Dopo il successo commerciale della Isetta, la BMW tornò a produrre modelli molto più grandi e lussuosi, come la BMW 1500, antenata della moderna Serie 5, oppure la BMW 1600-2, corrispondente all’epoca alla successiva Serie 6. Proprio in questo periodo BMW Italia comincia a muovere i primi passi, con l’importazione di veicoli in grande numero e l’inizio della concorrenza con le altre case produttrici.

Gli anni ’90 e i tentativi di acquisizione


Nel 1994 la BMW, ormai completamente ripresa e in piena salute, ha acquisito il gruppo Rover, inglobando a loro volta Rover, Land Rover, Range Rover, MG e MINI. L'integrazione del gruppo britannico fu un clamoroso fallimento però, e nel 2000 la casa della doppia elica dovette cedere le sue azioni, mantenendo solo la MINI.
Nel 1998 BMW acquistò prima in parte e poi del tutto Rolls-Royce, uno dei marchi di lusso più conosciuti al mondo. A differenza del gruppo Rover, questo secondo accorpamento ebbe successo, grazie a uno scrupoloso rispetto dell’identità e della filosofia Rolls originali, supportate dalla più recente tecnologia BMW.
L'ultimo grande brand presentato dal gruppo, in questo caso creato internamente, è il BMW i, ossia la divisione dedicata alla ricerca e sviluppo della mobilità elettrica. Questa novità, presentata al mondo nel 2013 insieme al suo primo modello, la BMW i3 (un monovolume elettrico e urbano di prestazioni strepitose e dimensioni compatte), punta ad aprire le porte a una nuova era nella storia del marchio.

La BMW lanciata nel nuovo millennio


Gli anni 2000 hanno portato sul mercato alcuni tra i modelli più amati e rivoluzionari della storia BMW: l'E46 M3, la Z4 M e il primo SUV BMW, l'X5. L'E46 M3 è universalmente riconosciuta come una delle migliori M3 mai prodotte, sia dai fan che per ammissione della stessa casa.
La vera auto degna di attenzione, però, è il SUV BMW che tutti noi conosciamo: l’X5. Questo prodigio di tecnologia e design ha lanciato la casa bavarese nel segmento dei SUV di lusso, dando il via ad una linea di veicoli che non solo esiste ancora, ma che molto probabilmente sarà in testa al mercato per ancora molti anni. È anche, perennemente, uno dei migliori della categoria.
Negli ultimi anni, tra l’introduzione dei modelli ibridi e l’ampliamento della gamma, BMW Italia ha SUV, berline e coupé a disposizione per qualsiasi segmento di mercato, proponendo sempre veicoli ad alte prestazioni e dal valore indiscusso (tutti personalizzabili sul già citato configuratore BMW presente sul sito di BMW Italia).

Il logo BMW è davvero un’elica?


Il logo BMW è un cerchio diviso in 4 quadranti, alternativamente blu e bianco e con le iniziali in alto. A differenza di quanto credono in molti, non rappresenta in realtà l'elica di un aeroplano.
È diffusa la convinzione che il logo rappresenti l'elica di un aereo che gira contro un cielo azzurro, più che giustificata dal fatto che l'azienda sia nata e cresciuta in origine come fabbrica di motori aeronautici. Questa idea è stata rafforzata anche dal fatto che la stessa BMW usò questa analogia in un poster stampato nel 1929, in cui si vedeva chiaramente un biplano dell'epoca, la cui elica raffigurava il logo del marchio. Nonostante tutto, si tratta purtroppo di un’interpretazione non veritiera, ma solo di una leggenda metropolitana.
La vera origine del logo BMW è un'evoluzione del logo di Rapp Motoren-Werke, una delle società la cui fusione ha dato origine a BMW e la cui nascita risale al 1917. Il logo Rapp originale mostrava chiaramente la forma circolare e le lettere sul perimetro superiore; il cavallo che ornava l'interno del cerchio, invece, è stato semplicemente sostituito dai colori della bandiera bavarese.
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Modelli Bmw

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i3

8 Allestimenti disponiili
Anno: Dal 2013 - In produzione
Velocità massima: 150/160 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 8.10/6.90 sec
Posti: 4/5
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iX3

1 Allestimenti disponiili
Anno: Dal 2020 - In produzione
Velocità massima: 180 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 6.80 sec
Posti: 5
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Serie 1

242 Allestimenti disponiili
Anno: Dal 2004 - In produzione
Velocità massima: 185/250 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 12.20/4.40 sec
Posti: 4/5
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Chanokchon, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Serie 2

132 Allestimenti disponiili
Anno: Dal 2014 - In produzione
Velocità massima: 180/250 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 13.50/4.40 sec
Posti: 4/5
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Serie 3

643 Allestimenti disponiili
Anno: Dal 1975 - In produzione
Velocità massima: 154/250 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 18.50/4.40 sec
Posti: 4/5
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